29 agosto 2011

Oetztaler

Un'intera giornata in bici, una fatica indicibile, tanto sudore, salite interminabili, freddo, tanto freddo, crisi, mal di gambe e crampi. Vien da dire, ma chi me lo fa fare? Ma l'Oetztaler è anche, e soprattutto, un'emozione ininterrotta dalla partenza all'arrivo, un pescare dentro di sè risorse che non credevi di avere, un motivo di orgoglio nel tagliare il traguardo, il correre su un percorso che offre grandiosi panorami mozzafiato con scorci su tutta la catena alpina, passaggi al cospetto di imponenti ghiacciai e montagne incantate, strade perfette, organizzazione impeccabile. Se poi, come ieri, non si è vista una sola nuvola in tutto il giorno, si rasenta la perfezione.
Correndo, come dice Paolo, "di mestiere", sempre a fianco della Monica nazionale, tenendo a mente i consigli di Nelson, confidando nei vostri "in bocca al lupo", e portando con orgoglio la divisa Rossetti, ne è venuto fuori un tempo da 8h 30' 15''. Il mio migliore di sempre.