21 luglio 2013
GF Charly Gaul.
Il nome corretto è "La Leggendaria GF Charly Gaul", ma io la chiamerei piuttosto "La Meravigliosa GF Charly Gaul".
Ragazzi, che spettacolo è stata la trasferta di Trento.
Per me e Davide si è trattato di un weekend perfetto sotto ogni punto di vista.
Ad iniziare dalla compagnia degli amici del San Marco, del Team Sambi e di Ronco del Surfing; dal pre al post gara in albergo; in particolare a tavola, dove la "romagnolità" della nostra tavolata è emersa nonostante ci fossero ciclisti di mezza Italia (abbiamo fatto impazzire i camerieri).
E poi che posti, e che strade lisce... Per capirci, durante la sgambata del sabato (di cui buona parte su piste ciciclabili immerse tra i vigneti e sul lungo Adige) Davide si è accorto del tubolare che vibrava impercettibilmente. Figuratevi se si sarebbe mai accorto di tale piccolezza sulle strade nostrane che sono tutto un buco.
E la gara? Che gara!
Nonostante sia solo all'8a edizione, gli organizzatori hanno agganci e sponsor giusti, e li sfruttano per bene.
Tanto per dire, come speaker c'era niente meno che un certo Paolo Savoldelli, che alle 7 di mattina ha iniziato a parlare al microfono in piazza Duomo e alle 15 quando abbiamo lasciato il Bondone era ancora lì a commentare la corsa e a salutare i ciclisti che giungevano stremati sul traguardo.
Tutto il tracciato era chiuso per un'ora. E per fare ciò c'era un esercito di personale a presidiare ogni singolo incrocio.
Poi, sarà forse stato per la mantellina antipioggia Sportful che abbiamo trovato nel pacco gara, ma prima del via ha incredibilmente fatto due gocce d'acqua. Poi però il sole ha avuto decisamente il sopravvento.
In corsa abbiamo attraversato posti meravigliosi con viste panoramiche a strapiombo; pedalato in boschi lussureggianti o su praterie con vista sulle Dolomiti di Brenta; ci siamo gettati a capofitto in discese da 90 all'ora in perfetta sicurezza e costeggiato laghi montani; ammirato castelli e fortezze a sinistra e a destra; effettuato passaggi in "single track" sotto i portici di borghi caratteristici.
Fantastico l'arrivo in salita sul bondone, con l'ultimo chilometro tornanti su tornanti e a bordo strada i familiari degli iscritti a incitare i propri cari (tra i servizi offerti c'era infatti la navetta per i familiari dalla piazza del via fino al Bondone).
E poi abbiamo trovato ristori ogni 20 km, forniti di ogni ben di Dio (anche per celiaci). Solo sul secondo Bondone i ristori erano addirittura 3.
Poi, il come sia andata dal punto di vista cronometrico la nostra corsa, passa decisamente in secondo piano. Tanto per la cronaca, io ho provato a tenere il gruppo Illmer fino a fare 1-2-3-BOTTA sul secondo Bondone (ma chissenefrega) chiudendo in 5h 35'; Davide, partito dietro, ha rimontato bene fino ai -7 dall'arrivo, terminando comunque in 5h 39'.
E all'arrivo abbiamo trovato le sacche consegnate in partenza con i vestiti asciutti.
La sera, sulla strada di ritorno verso casa, ripensando alle tante emozioni vissute, ho pensato:
"MA QUANTO E' BELLO IL NOSTRO SPORT!!!"
L'anno prossimo, ragazzi, la trasferta a Trento la facciamo tutti assieme.