Anche quest'anno sono andato a Gran Canaria per cominciare la preparazione 2013,come ogni anno si parte con degli obbiettivi e tutti gli anni si cerca di migliorarli, quest'anno penso di aver fatto un ottimo lavoro per il tempo che avevo a disposizione e le condizioni atmosferiche (Vento e Freddino mai quanto qui però) sono riuscito a sfruttare al meglio i 7 gg. che avevo per la permanenza quest'anno a Playa des Ingles, la novità di quest'anno era l'all Inclusive, mangiare a tutte le ore, perciò allenamenti lunghi come da tabella.
Comincio il Lunedì con un ritardo all'aereoporto di Verona che ci fa arrivare sull'Isola con 2 ore di ritardo così pensiamo di uscire per una sgambata verso Sorya un po di su e giù, poi, penso l'unico pezzo di strada quasi pianeggiante che c'è sull'Isola una decina di km e successivamente circa 2 km di salita poi rit . ma non mi basta così decido di fare i Papagalli da solo è quasi ora del tramonto ma gas e via 29 km di circuito con 3.5 km di salita al 10-12% e arrivo con 87 km è buio pesto all'albergo,sono contento per il giro che sono riuscito a fare nonostante tutto.
La mattina successiva si comincia alle 9 orario di partenza come del resto tutte le altre mattine, prima non si riusciva, colazione abbondantissima preparazione di tutto quello che poteva servire per il giro,cibo acqua e controlli alla bici.Quest'anno il tempo non è un gran che vento di Scirocco afoso nuvole basse poca visibilità sulle salite e noto che la vegetazione dell'isola è praticamente inesistente deve aver piovuto poco,nel Sud dell'isola tutto secco e predomina il colore marrone scuro della terra lavica,percorrendo la prima bellissima salita di Sorya lunghissima circa 25km comincio a pensare subito al Pico de las Nieves punta più alta dell'isola e al 2°giorno arrivato ad Ayacata decido di provare con Stefano che si rivelerà un fido compagno di viaggio per tutto il resto della settimana,già nella prima parte nuvole e vento mi fanno riflettere poi migliora sopra e ala fine sulle vetta assenza di vento e 28 gradi, contentissimi della bella avventura torniamo verso Fataga altra salita spacca gambe e rientro all'hotel-
3° giorno, con altri ragazzi Toscani decidiamo di risalire sul Pico però rientro da Ingenio verso la parte Nord dell'Isola e direi che fino alla vetta tutto ok temperatura e vento normale ma al ritorno dai 28° sul Pico si arriva a 12° in discesa e siccome siamo ai primi giorni non siamo neanche ben vestiti per questo tipo di tempo così il freddo ci tortura per un oretta e il giorno dopo mal di gola tosse mi colpiscono e peggioreranno nei giorni seguenti ma non mi scoraggerò perchè poi tutti i giorni a seguire riuscirò a fare ciò che mi ero prefissato, compreso il giro lungo di S.Nicolas che è quattro anni che sogno di riuscire a fare 172 km 4000mt di dislivello, km di salite a perdita d'occhio direi 25-30 km al 9-11% ma non è finita prima di arrivare in cima cambiano le pendenze sino ad arrivare al 17% per 2-3km che ci preoccupano Stefano cede si stacca comincia a accusare e caliamo il ritmo sino alla cima, chiuderemo il giro alle 17.30 del pomeriggio ma contentissimi di aver chiuso un giro fantastico.
Dicevo all'inizio che mi ero prefissato degli obiettivi e uno di questi era arrivare al Pico almeno tre volte così il giorno successivo si torna su e così il propietario del furgoncino che vende cibo sulla vetta mi rivede per la terza volta in una settimana donandomi come riconoscimento la cittadinanza onoraria del Pico de las Nieves ,ci facciamo tutti due risate e ritorniamo io da solo mi rifaccio il giro dei Pappagalli per l'ultima volta un po stanchino infatti mi sembravo un nonno mentre salivo facevo due strade ma pin piano l'ho avuta ,
