29 giugno 2012

Rispondo al sondaggio

In sostanza mi allineo con quanto ha scritto Beppe.


1) Purtroppo i "furbetti" non sono mai pochi. La maggior parte li si nota in griglia, quando tentano di scavalcare quella a loro assegnata, mentre lungo il percorso sono sempre troppi quelli che gettano a terra le cartacce. Purtroppo, a parte qualche manifestazione dove i controlli sono rigorosi, nella stragrande maggioranza dei casi non ci sono conseguenze per gli scorretti.

2) Non credo che nelle granfondo la divisione delle griglie per categoria sarebbe la soluzione ideale. Piuttosto vedo praticabile una suddivisione in base al rendimento di ciascuno. Da anni si parla di stilare un ranking assoluto di tutti i cicloamatori, al di là di enti di affiliazione e categorie di appartenenza. Gli strumenti informatici non mancano, ma finora non se ne è fatto nulla.

3) Siamo cicloamatori, non professionisti. Va da sè che non tutti hanno la stessa capacità e abitudine a pedalare in gruppo. Va anche detto che alcuni corridori pedalano come se una granfondo si risolvesse nelle prime pedalate. Credo comunque che la maggiore responsabilità per le cadute in avvio sia degli organizzatori, che fanno partire nella stessa griglia corridori con preparazione e capacità molto differenti. E qui ci si riallaccia alla necessità di un ranking.

4) Su questo sono dubbioso. Sono del parere che piuttosto che lezioni a scuola, conti molto di più la trasmissione della "sensibilità ciclistica" di un genitore al proprio figlio, specialmente con l'esempio concreto.