12 aprile 2011

PER DENIS

Capitano, come ha già scritto il presidente Beppe, sintetizzando splendidamente i sentimenti di tutta la squadra, non sentirti in obbligo in alcun modo. L'avere il numero sulla schiena non è la scriminante per essere o meno un Rossetti. Il nostro gruppo si fonda sull'amicizia, sullo spirito di squadra, sul ritrovarsi assieme in bici o coi piedi sotto una tavola apparecchiata. Non certo sul dover partecipare alle corse e tanto meno dal dover portare a casa un risultato. Ora, è normale che tu sia maggiormente preso nella gestione della nuova attività. Ed è altrettanto normale che tu abbia meno tempo per uscire in bici. L'importante è che non ti butti giù perché non hai più modo di allenarti come un tempo. Non staccare del tutto. Se troverai un buco di tempo e vorrai farti una sgambata, fosse anche per arrivare solo a Carraie e tornare indietro, qualcuno di noi lo trovi. Permettimi di portarti una mia esperienza passata. Qualche anno fa mi sono ritrovato in una situazione, per certi versi simile alla tua. In seguito al trasferimento della sede di lavoro e per motivi di studio, non riuscivo più ad allenarmi. Avevo altre priorità e mi rendevo conto che qualcosa era cambiato. Preso dallo sconforto ho pensato fosse ora di smettere. A malincuore ho venduto la bici. Sono passati 3 anni, mi sono riorganizzato, non so bene cosa sia scattato in me, ma mi sono comprato un cancello da 10kg col Campagnolo Centaur. Quando ci sono salito per la prima volta, ritrovando dopo anni la posizione stesa, la pedalata col lungo rapporto, il vento sulle braccia o nei capelli, ho avuto un brivido e ho pianto di gioia, pensando a quello che avevo lasciato e fortunatamente ritrovato. Questo solo per dirti di tener botta. A dire il vero un obbligo ce l'hai. Vedi di non farci mancare mai la tue fantastiche bistecche alla Contador!! CIAO CAPITANO!!!